Per molti versi la popolazione occidentale ha sviluppato una sorta di fobia nei confronti dei grassi, tanto che molto spesso chi vuole dimagrire o mangiare più sano cerca di eliminarli completamente. Occorre così distinguere fra grassi buoni e grassi cattivi.
I primi sono indispensabili al nostro organismo in quanto concorrono alla produzione energetica e alle funzioni immunitarie; sono anche detti grassi insaturi.Di solito a temperatura ambiente sono liquidi. Sono contenuti in olio d'oliva, frutta secca, uova, olio di semi, pesci grassi come sgombro o tonno, salmone o sardine.... I grassi buoni favoriscono la produzione di energia, sostengono il sistema immunitario, favoriscono il trasporto delle vitamine, aumentano il colesterolo buono HDL, aiutano a depurare il sangue e a prevenire dalle malattie cardiovascolari.
I grassi cattivi sono i grassi saturi. Sono in genere solidi a temperatura ambiente e spesso vengono utilizzati negli alimenti industriali. Favoriscono l'aumento del colesterolo cattivo LDL, provocando il deposito di grasso nelle arterie, ispessiscono il sangue, aumentando la pressione sanguigna. Sono contenuti nelle carni grasse, nel burro, nella margarina, nel formaggio e negli impasti industriali.
Molte margarine (e non solo) in commercio contengono GRASSI IDROGENATI, oli trattati in modo tale da trasformarsi da liquidi a solidi. Il processo di idrogenazione modifica la struttura chimica dei grassi buoni, rendendoli simili a quelli cattivi. Li si può consumare senza rischi in piccole dosi, ma occorre fare attenzione perchè molti sono nascosti negli alimenti confezionati. SCEGLIERE SEMPRE QUELLI PRIVI DI GRASSI IDROGENATI.
Molti grassi purtroppo vengono consumati senza che noi ne siamo consapevoli: ne sono ricchi i biscotti, dolciumi, snack confezionati, formaggi e latticini. Possono essere buoni o cattivi, l'importante è essere consapevoli della loro esistenza e sapere cosa stiamo mangiando.