Cercare di avere un bell'aspetto può rivelarsi davvero un brutto affare per te e per l'intero pianeta. L'industria dei prodotti farmaceutici e cosmetici macina una cifra di 160 miliardi di dollari l'anno e non è un granchè interessata a snellire, se si tratta dei propri imballaggi o della quantità di tossine presenti nei propri prodotti.
Pensa che per essere considerato naturale un prodotto dermatologico può contenere anche solo l'1% di ingredienti davvero naturali; il resto di solito proviene dai laboratori. Considerando che assorbi fino al 60% di ogni sostanza che applichi sulla pelle, ogni anno potresti immettere nel tuo corpo quasi due chili di sostanza chimiche sintetiche.
Una prospettiva davvero poco attraente. E anche se non tutti tra di noi vanno in giro con due dita di trucco, per ciurare il nostro aspetto spendiamo tempo e denaro. Per fare un esempio, ogni anno si spende in prodotti di bellezza sette volte quello che il governo spende nel sistema scolastico.
Buona parte dei costi, sia per noi che per l'ambiente, deriva dagli imballaggi, sopratutto quelli ingombranti. Perlopiù le confezioni ingombranti sono un'operazione di marketing. Basti pensare che ognuno di noi consuma all'anno più di 90 chili di plastica, di cui il 60% sono imballaggi che gettiamo via. Ovviamente non stiamo parlando solo di prodotti di bellezza, ma di tutte quelle piccole cose che usiamo per la nostra igiene quotidiana nei cui cumuli potremmo perderci. Ogni anno vengono acquistati più di due miliardi di lamette usa e getta. E ovviamente non le compriamo per tenercele, altrimenti non si chiamrebbero usa e getta; quindi tutta quella plastica e quelle lame finiscono nella spazzatura, probabilmente accanto agli oltre 25 milioni chi chili di spazzolini usati che, sempre ogni anno, rimpolpano le discariche.
Inoltre, la maggior parte degli shampoo è venduta in bottiglie di plastica vergine, che fanno la stessa fine delle lamette. I saponi vengono addirittura sottoposti a controlli in modo da individuarne gli additivi più pericolosi. E poi non dimentichiamoci dei deodoranti antisudorifici, che per chiudere i pori e ridurre la sudorazione utilizzano sali astringenti di alluminio, zinco e zirconio. Estrarre il tipo di alluminio utilizzato a questo scopo significa deturpare i paesaggi naturali, inquinare le acque, e consumare grandi quantità di nergia elettrica.
E a proposito di palestre, ognuna delle persona che le frequantano utilizza acqua corrente, asciugamani, bottigliette e bicchieri di plastica in continuazione. Ti sembrerà paradossale, ma per produrre un bicchiere di plastica da 90 ml, durante la lavorazione di ml d'acqua ne occorrono 120. Forse la prossima volta ci penserai due volte prima di buttarlo via come se niente fosse!